Il titolo nasce dall’ analisi della città ed in particolare dell’ area interessata dal progetto, che i tre componenti del gruppo hanno eseguito prima di affrontare le problematiche progettuali. Le bellezze architettoniche e paesaggistiche che Genova possiede sono disseminate nell città come i cocci di un piatto rotto perchè prive di collegamenti tra loro e caratterizzate spesso da scarsa accessibilità e carenza di indicazioni. L’ intento principale del progetto è stato quello di creare una grande piastra urbana che fosse l’immagine di questa frammentarietà e al tempo stesso elemento di unione. Per raggiungere questo obiettivo si è pensato di coprire la linea ferroviaria di S. Limbania “intubandola” in un tunnel artificiale così da rendere l’ intero lungomare un balcone affacciato sul porto. Sotto la piastra, caratterizzata da un uso esclusivamente pedonale, troviamo a livello banchina i parcheggi e le principali strade destinate al traffico passeggeri e alle funzioni portuali. Un ostacolo visivo era costituito dai piloni della sopraelevata che andavano a interrompere la continuità della nostra piazza, per cui si è pensato di mascherarli circondandoli con una lamina d’ acqua che li ha resi veri e propri elementi di arredo. Ai lati della sopraelevata sono stati posti degli schermi acustici/ visivi per limitarne l’ impatto ambientale. Si è voluta creare nella piastra un’ apertura triangolare avente Ponte dei Mille su uno dei lati per conservarne l’ identità storica e consentire un affaccio sulla sottostante Loggia del Palazzo del Principe. Qui la ferrovia risulta celata da una copertura costituita da pannelli eterogenei orientati in maniera differente a simboleggiare l’ idea di movimento. Il progetto prevede il recupero della suddetta Loggia come ingresso al Museo del Principe, raggiungibile tramite due scaloni posti sulla Via Adua. La zona antistante la Loggia è esclusivamente pedonale poichè Via Mura degli Zingari permette soltanto l’ accesso ai parcheggi, segnalato visivamente dagli alti getti d’acqua di una fontana. I marciapiedi lungo Via Buozzi sono stati allargati per potervi sistemare alberi e panchine ed è stata creata un’ altra fermata della Metropolitana di fronte a quella esistente. L’ “obelisco” posto al centro dello slargo prospiciente la Stazione Marittima, rappresenta il punto di partenza del nostro percorso il quale si sviluppa su tre livelli: il primo è quello di Via Adua e dell’ asse Via Buozzi-Via Milano; il secondo è a livello lungomare; il terzo, più basso, è a quota banchina. • Il primo livello è costituito dalla piastra urbana che appare planimetricamente come un’enorme puzzle (PATTERN) i cui pezzi sono determinati dall’incrocio degli assi visuali che uniscono I “punti d’interesse” della zona: il Palazzo Doria, la Stazione Ferroviaria di Porta Principe, la Stazione Marittima di Ponte dei Mille, la Villa Rosazza, il Matitone, la nuova Stazione Traghetti, la Lanterna. Gli assi diventano percorsi e al contempo “ritagliano” le zone verdi e quelle pavimentate. Queste a loro volta vengono intersecate da altri elementi, quali la sinuosa pista ciclabile e l’asse longitudinale che suddivide la composizione in due parti distinte e costituisce il filtro tra la zona di passaggio (quella rivolta verso la città) e l’area di sosta e svago (verso il mare). Nei nodi fondamentali in cui tali assi si incrociano, vengono a formarsi delle piazze (PATCH), luoghi di sosta dai quali poter osservare I punti di maggiore interesse. • Il secondo livello è la vera e propria passeggiata sul lungomare, un percorso rettilineo e continuo che va dalla Stazione Marittima al nuovo Terminal Traghetti, per ottenere il quale siè reso necessario invadere parte dell’”area di riflessione”. L’intersezione tra l’asse del nostro percorso e quello della esistente passerella pedonale del Terminal crea un punto di snodo dove abbiamo situato un belvedere, una sorta di anfiteatro rivolto verso il mare. • Dalla paseggiata è possibile raggiungere la quota banchina (il terzo livello) tramite scalinate a mare poste sull’asse di Villa Rosazza, oppure con altri corpi scala ed ascensori situati sul primo tratto del percorso. Il Terzo livello è quello più commerciale e turistico, dove troviamo bar, ristoranti e negozi affacciati direttamente sul porto.