L’ubicazione in zona agricola ha suggerito per il progetto di questa abitazione un impianto di tipo tradizionale a due piani, assimilabile a quello della tipica casa rurale veneta con il portico a doppia altezza, che un tempo dava riparo agli attrezzi e accesso al fienile e che ora diventa il luogo di soggiorno all’aperto. La casa è stata posizionata sul lotto il più lontano possibile dalla strada e prevedendo l’orientamento del fronte principale a sud verso l’ampio giardino.
La committenza, molto attenta al tema della bioedilizia ha richiesto un impianto e materiali che seguissero il più possibile questa filosofia del costruire e dell’abitare tanto che l’impianto iniziale con il camino esterno ha lasciato il posto ad una soluzione con stube centrale, per non disperdere il calore generato. La dimensione del portico è stata calibrata per permettere il soleggiamento invernale del soggiorno ma schermarne il calore in estate, mentre l’acqua viene riscaldata da pannelli solari e i 24 pannelli fotovoltaici rendono l'abitazione più che autosufficiente dal punto di vista energetico.
Per quanto attiene la distribuzione interna gli spazi sono stati modulati sulle esigenze della committenza con un occhio di riguardo all’originalità e fluidità degli ambienti che dovrebbe permettere, d’estate, una ventilazione naturale e bassi costi di gestione.
Le bucature molto generose manifestano l’uso della luce come elemento portante del progetto.
In definitiva un intervento che tenta una rivisitazione della tipologia edilizia della tradizione rurale veneta ma con tagli moderni ed una modalità di fruizione attualissima, nel rispetto di standard energetici e di sostenibilità ambientale molto elevati.