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Se pensate che avere un coinquilino in un appartamento di piccole dimensioni non garantisca riservatezza, ecco la risposta che fa per voi: SALVA46. A Barcellona lo Studio P10 e quello di Miel Arquitectos hanno realizzano la progettazione di un cosiddetto “micro living condiviso” ridisegnando uno spazio di 65 metri quadri affinché accogliesse, nella più totale privacy reciproca, ben due inquilini.

Il progetto di interopr design prevede che ciascun abitante disponga di uno spazio privato dove dormire, rilassarsi, lavorare e lavarsi: in comune, infatti, vi è solo la cucina. Escludendo la zona comune, l’appartamento si presenta suddiviso in due unità speculari e indipendenti, irradiate dalla luce naturale e dotate di una porta dietro cui isolarsi di notte. Grazie al soffitto posto a 3,40 metri di altezza, ciascuna area è dotata di un piccolo soppalco, e illuminata dalle finestre preesistenti che, tramite l’impiego di pannelli translucidi, permettono anche all’area comune di ricevere luce. Lo stesso vale per il bagno, che si presenta aperto e affacciato sull’area notte.

Anche l’ecologia gioca la sua parte in questo progetto di interior design, attraverso il riutilizzo di una cucina proveniente da un comune spagnolo così come delle piastrelle a mosaico originali e riposizionate. Originali sono anche i mattoni a vista dei crepacci del XIX secolo, contrastati elegantemente dal pavimento in parquet. In questo modo, lo spazio si presenta come un bilanciato mix di materiali tra legno, metallo e pietra.

A questo si aggiunge anche il valore simbolico del progetto di interior design, che indaga infatti il concetto di condivisione degli spazi dal punto di vista della vita “da nomadi” delle generazioni del nostro secolo, la cui fluidità trova qui un rifugio a prova di privacy.

INFO: www.mielarquitectos.com

PHOTO COURTESY: Asier Rua


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