Ormai molti conoscono bene le chiavi a bussola e le apprezzano per la loro capacità di fare risparmiare un sacco di tempo e fatica durante le operazioni di serraggio e allentamento di dadi, bulloni, viti e altri elementi di serraggio.
Non tutti sanno, però, che esistono degli interi set di chiavi a bussola. Ogni set è diverso, può contenere diversi tipi di chiavi, di bussole e di accessori a seconda del compito per cui è stato composto. L’acquisto di un intero set di chiavi a bussola ti permette davvero di lavorare con la certezza di avere sempre sottomano l’attrezzo di cui hai bisogno.
Ma quali elementi sono compresi all’interno di un set di chiavi a bussola? Quali sono le differenze tra i diversi tipi di chiave e di bussola? Qui di seguito trovi la risposta a queste e altre domande.

Le chiavi
Partiamo dalle protagoniste di ogni set di chiavi a bussola, quelle presenti in ogni set in commercio (come quelli che trovi cliccando qui), coloro senza le quali tutti gli altri elementi presenti nella valigetta risulterebbero inutilizzabili.
All’interno dei kit più forniti non è raro trovare diverse chiavi: alcune hanno un manico più lungo e sottile, altre sono corte e spesse, altre ancora hanno una testa snodabile che permette di orientare il cricchetto in varie direzioni.
Sebbene possano sembrare tutte differenze sostanziali (e, in alcuni casi, lo sono) il vero elemento che differenzia una chiave a bussola da un’altra è proprio il meccanismo del cricchetto e, più in particolare, le ruote dentate che si trovano al suo interno.
Solitamente, in ogni set di chiavi a cricchetto ce ne sono almeno due: una con un meccanismo a pochi denti (circa 24) e un’altra con tanti denti (fino a 72). Dall’esterno possono sembrare identiche, ma in realtà non lo sono affatto!
I cricchetti con pochi denti sono creati per sopportare grandi sforzi: essendo pochi, i denti sono più spessi e resistenti. Questi sono ottimali per allentare dadi e bulloni bloccati, ad esempio, oppure per serrare con forza gli elementi di fissaggio. Hanno però un limite: per girare hanno bisogno di avere molto spazio di manovra intorno.
Al contrario, quando il cricchetto ha molti denti, questi sono più sottili e delicati. Per scattare da un dente all’altro, però, bastano movimenti piccolissimi. Questa caratteristica rende le chiavi con pochi denti ottimali per lavorare in condizioni di spazio limitato, ad esempio quando si monta una cucina a scomparsa.

Le bussole nei set di chiavi a bussola
Passiamo adesso alle bussole, gli innesti metallici che permettono alla chiave di svolgere il proprio lavoro, l’anello di congiunzione tra il meccanismo del cricchetto e la testa dell’elemento di fissaggio, responsabile della trasmissione del movimento di torsione.
Sono tante le bussole che puoi trovare in un set di chiavi a bussola e tutte si differenziano essenzialmente per due caratteristiche: la dimensione e il profilo.
La dimensione più comune in assoluto è la 1/2 che va da 8 a 32 mm ed è sufficiente per svolgere quasi tutti i compiti in casa o in officina. Per elementi di fissaggio grandi, come quelli dei macchinari e degli impianti, è necessaria una misura più grande, come la 3/4 che va dai 19 ai 46 mm. Al contrario, per i “lavori di fino”, dovremo prendere una misura molto inferiore a quella standard, come la 1/4 che va da 4 a 14 mm.
La parola “profilo” si riferisce alla forma delle pareti interne della bussola e può avere solo due forme: esagonale (a sei lati), oppure dodecagonale (a 12 lati). La differenza che intercorre fra i due profili è simile a quella che c’è tra i cricchetti con pochi e tanti denti.
Il profilo esagonale permette un’aderenza maggiore sulla testa dell’elemento di fissaggio e, di conseguenza, di sforzare maggiormente. Al contrario, il profilo a dodici lati riesce ad avvitare o svitare dadi e bulloni con movimenti meno ampi, ma più delicati.
In alcuni set di chiavi a bussola si possono trovare anche le Super Lock (esagonali) e Spline-drive (dodecagonali), create per consentire una serratura estrema, oppure le Torx con il profilo a stella per le viti.