TID - The Network for Design Lovers
Italiano Inglese Russo
share:
Like Like

È possibile tracciare i confini del design? Difficile dirlo, forse impossibile. Non ci sono materiali che non si possano utilizzare ma forse la sfida più interessante è quella di dare nuova vita a materiali e oggetti di uso comune, quotidiano. Ad esempio c‘è chi riesce a realizzare vasi e lampade partendo dalla plastica: una volta preriscaldata, viene portata a nuova forma utilizzando aria iniettata manualmente, tramite un sistema di pompaggio simile a quello usato per gonfiare le ruote delle biciclette. L’autore di questa trovata è il designer olandese Ruben der Kinderen: diviso tra Berlino e Eindhoven, è il protagonista di un eclettico studio specializzato in prodotti di design oltre che concept per eventi di marketing. Tra i suoi più recenti lavori, oggi vi presentiamo il progetto BLOW che riesce a coniugare la semplice concettualità con la praticità.

Der Kinderen ha utilizzato un elemento di uso comune come il PET e l’ha illuminato, evidenziando così le sue doti di designer: un piccolo tubicino in PET viene infatti inserito in un forno per assorbire calore, e una volta raggiunta la “cottura” viene poi posto in una sorta di torchio. Da qui si invia aria all’interno della cilindro di plastica con un meccanismo simile a quello delle pompe per le ruote della bici. Il materiale, grazie all’intervento di Ruben der Kinderen, assume così forme tondeggianti che ricordano i palloncini fatti con il Crystal Ball. All’interno di queste forme “gonfiate”, nei colori viola, azzurro o verde chiaro, viene inserita la base in rame dove avvitare una lampadina, oltre ovviamente a cavo e spina necessari all’alimentazione. Una volta accesa, la luce diventa una bolla colorata molto più resistente e luminosa di quanto si possa credere. La serie BLOW include anche dei vasi, per una parure dalle forme morbide e sinuose: con il suo carattere unico, sa far convivere in una stessa stanza due elementi come acqua e luce, racchiuse in bolle dall’elegante design.

INFO: www.rubenderkinderen.nl


PHOTO COURTESY: Desigstudio: Ruben der Kinderen


Articolo di

Scroll to Top