Nata nel 1988 nella capitale turca, la designer d’interni Serap Korkmaz decide di trasferirsi a Milano dove consegue la laurea presso l’Istituto Europeo di Design – IED. Il suo progetto di tesi è stato esposto al VIAFARINI/ Fondazione Arnaldo Pomodoro (FAP). La sua carriera lavorativa inizia presso famosi studi di architettura tra cui Riccardo Giovanetti Studio e Studio Mutti Architetti.
La doppia anima della designer, visibile attraverso le sue creazioni e prodotti, vuole essere nuova linfa vitale al design turco introducendolo nell’arena internazionale. “Sofia” tea set è stato il primo progetto di una serie di opere di design neoclassico che fondono la tradizione e il minimalismo contemporaneo.
“Sofia” tea set – la cultura del tè nel design di Serap Korkmaz
La cultura turca e il made in Italy si fondono in un progetto di design unico e contemporaneo
Il tè è uno degli elementi insostituibili nella cultura turca, il bere e il fare il tè è quasi un rituale, un’esperienza sociale e un segno di ospitalità. Il bicchiere da tè dalla vita sottile è un oggetto iconico della cultura e dell’arte turca.
“Sofia” prende il nome da “Ayasofya”, chiamata in italiano “Basilica di Santa Sofia”, uno dei principali monumenti iconici di Istanbul.
Il set si compone di diversi oggetti della cultura turca comprendente tazze sottili, piatti e cucchiaini di corrispondenza, una lattiera e una teiera in ceramica e un vassoio di legno, marmo e ottone.
I dettagli sulle punte dei cucchiaini rimandano ad oggetti della storia turca, in questo caso ad uno storico copricapo, il Fez, realizzati in ceramica da aziende artigiane italiane.
Nonostante la breve storia di questo prodotto, ha già ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il Red Dot Award 2016 e il premio German Design 2017 ed è stato esposto in due diversi eventi nel 2016: “Sharing Design – Milano Markets” alla Milano Design Week e in una presso la prestigiosa galleria d’arte Nilufar Depot a Milano.
Questa collezione è possibile visionarla e acquistarla nello showroom di TID in via Pordoi 8 a Baranzate, a due passi da Milano.
PHOTO COURTESY: Serap Korkmaz