Il progetto riguarda la ristrutturazione di un appartamento, frutto del frazionamento di uno più grande, nel cuore di Venezia, tra Rialto e Campo San Polo. Si è cercato di trasferire alla scala della singola residenza, attraverso il suo nuovo impianto, il concetto della "sorpresa", tipico del centro storico della città nella quale l'appartamento si trova e dove i "campi" - che ospitano le funzioni salottiere del centro storico - si svelano all'improvviso dopo tortuosi percorsi in strette calli. Così anche in questa residenza, dopo il piccolo vestibolo d'ingresso, il corridoio - geometricamente formato da alcune spezzate - svela solo alla sua conclusione l'ampio spazio a tutta altezza della zona soggiorno. Le "campane" di luce che caratterizzano il corridoio - poste in corrispondenza degli accessi alle camere ed ai bagni - aggiungono alla mera funzione distributiva di questo spazio la dignità di "spazio" che la luce naturale gli conferisce. L'intervento è stato pensato sin dall'inizio per essere realizzato traendo spunto da tecniche costruttive e materiali tradizionali per quanto reinterpretati come nel caso del terrazzo alla veneziana realizzato in resina o del trattamento delle pareti, dove al marmorino dei palazzi è stato sostituito lo smalto satinato che rende comunque preziosa alla vista e al tatto la superficie muraria: tali scelte, oltre agli accostamenti di colore sono determinanti nello stabilire la contemporaneità dell'opera.