La riduzione al minimo dei diaframmi divisori e la possibilità di dare maggior luminosità ad un corpo di fabbrica lungo con un coefficiente di illuminamento naturale al di sotto dei parametri consentiti, hanno rappresentato i due assunti che hanno dettato le scelte progettuali iniziali. La geometria compositiva, scaturisce dalla volontà di creare un riallineamento tra la visuale dalla porta d’ingresso e la porta-finestra che conduce in Giardino. Effetto di ampliamento dello spazio che assume una dilatazione percettiva nella sua impostazione obliqua. A questo asse diagonale sono state poi rapportate le aggregazione delle superfici dei volumi, fin anche delle complementi architettoniche e d’arredo.
Precedentemente al nostro intervento, l’abitazione, che si sviluppa su tre livelli, aveva la cucina al piano seminterrato e questo comportava una forte limitazione allo svolgimento di pratiche oggettive di ospitalità, essendo la zona di rappresentanza a piano terra. Un’altra esemplare caratterizzazione, era rappresentata dall’ampio spazio vuoto centrale della casa, proprio per permettere ad un lucernario praticato su una delle falde del tetto di far permeare la luce fin al piano terra nell’area non soddisfacentemente illuminata dalle aperture sulle tamponature esterne. Questo espediente, se da un lato risolveva la penuria di luce, dall’altro faceva perdere molto spazio vivibile ai componenti della famiglia.
Metodica operativa, come in ogni nostro intervento, è stata la possibilità di risolvere tutti i desiderata della committenza senza alterare o rinunziare ad alcuna delle funzioni ottimali di una abitazione.
A tal proposito si è pensato di riportare al piano della zona giorno la Cucina e di dotare, comunque, questo livello di un Powdery-room. Si è ipotizzato inoltre di chiudere il vuoto centrale al primo piano, nella zona notte, con un solaio trasparente, in modo che si rinunciasse al minimo della quantità di luce proveniente dal lucernario. Si sono abbattuti i setti che contenevano le rampe della scala che dal piano terra conduce fin al sotto tetto e tutto questo per permeare gli ambienti di maggiore luminosità.
A tal proposito i divisori dei vari volumi al piano terra sono stati anch’essi risolti con ampi diaframmi traslucidi, in modo che si potessero, sia dare percezioni prospettiche accattivanti dei vari ambienti, sia far fluire la luce tra essi. L’effetto complessivo dell’intervento è caratterizzato da una grande quantità di componenti in vetro che accostate con sapiente equilibrio e dosaggi delle geometrie non toglie minimamente all’abitazione quel carattere caldo ed accogliente che ogni abitazione dovrebbe avere.
Per caratterizzare maggiormente l’asse diagonale di impostazione compositiva, il pavimento del piano terra è stato trattato con due tipi di materiali ed orditure diverse. Stessi materiali che ricompongono geometricamente il reticolo quadrato del solaio del mezzanino. Parquet a listoni, in colore tabacco, per l’area ingresso, bagnetto, camminamento e pranzo. Pavimento in listelli rettangolari di gres porcellanato sempre in color bronzo per la zona giorno e cucina. Il pavimento del piano seminterrato è anch’esso in gres porcellanato così come le rampe di ogni livello della scala. Stessi materiali e cromatismi per omogeneizzare al resto dell’ambiente il bagno al Piano terra e quello al primo piano anche se con materiali diversi. L’uniche note di colore che esulano dai toni del marrone sono: il rosso della cappa e del pensile in cucina ed il giallo mango del bagno al piano seminterrato. I due tavoli su disegno, della zona giorno, sono complementari ed anch’essi si ricollegano alle geometrie dell’intervento. Studiati su rotelle essi possono scorrere facilmente da un ambiente all’altro ed accostati permettono la seduta di dieci persone. Una delle caratteristiche costanti dei nostri interventi è la caratterizzazione dei punti luce che spesso vengono risolti con unità di linguaggio. Anche in questo intervento, l’illuminazione generale degli ambienti è dettata dall’utilizzo di soli due tipi di corpi illuminanti. Si è scelto il modello “GENIO” della TLB di Roma, lampade da incasso, per caratterizzare segni geometrici sulle pareti e grossi dischi luminosi della Foscarini per quelle da soffitto.
La geometria del solaio in acciaio e vetro, prevede che il quadrato centrale sia luminoso per richiamare il lucernaio sovrastante e per creare un plafone per l’ambiente sottostante.
Il vetro come protagonista quindi, che dà a questa abitazione un carattere contemporaneo senza nulla togliere alla praticità ed alla funzionalità del vivere quotidiano.
Degne di nota sono le orditure dei vari materiali ed i dettagli costruttivi che denotano una cura maniacale degli stessi realizzati con Sapienti Maestranze sotto nostra Direzione.