C’è sempre la nostalgia, il ricordo all’origine di un nostro pensiero, di un illuminazione.
In questo caso ed anche questa volta, il ricordo è d’infanzia, sotto la lente d’ingrandimento di Vito Nesta.
S’inizia con il guardarsi allo specchio, con le mani, il pettine e la forbice pronti a tuffarsi sulla nostra testa, e l’occhio cade lì, su quel pennello, quel ciuffo di crine tenuto insieme dal grigio acciaio (o argento).
La luce, fondamentale, è il fulcro di questa riflessione. Infrangersi dentro a un oggetto normalmente inanimato, pieno e buio.
Qui, tra la luce dei ricordi, nasce in una veste completamente diversa da quella originale, Sbarbino, una lampada dalle forme e dal design di un pennello da barba.
Ancorato tra i ricordi della barberia storica dello zio e mosso dalla notizia che a Milano avrebbe chiuso l’Antica Barbieria Colla, storica bottega nel cuore della città, Vito Nesta, ridisegna in una accurata versione fuori misura, con il suo vetro sinuoso ed una ceramica ondosa finemente rivestita d’argento, un piccolo oggetto totem per gli artigiani del settore, in un ruolo completamente diverso, illuminare.
Il primo di una serie di oggetti che ancora una volta, partendo dal classico e dalla storia, si veste dell’elegante semplicità di Vito Nesta per reinserirsi con una nuova luminosa vita.