L'appartamento aveva gia' subito un intervento di ristrutturazione precedente. Esso era stato modellato secondo precise esigenze funzionali, caratterizzato da una planimetria caotica e frammentaria. Angoli acuti ed immotivati ispessimenti funzionali rendevano lo spazio poco interessante e privo di logica compositiva architettonica. Quanto piu' forte e' l'idea ispiratrice del progetto tanto piu' evidente essa risulta dalla lettura del prodotto finito.
In virtu' di tale affermazione si e' pensato di riordinare l'ambiente con un gesto deciso e forte, costituito da due grossi archi di curvature, che si insinuano tra i volumi, (separandone alcuni, quello piu ampio, raccogliendone altri, quello piu stretto) awolgendoli in una sorta di grande cilindro metallico intrigante e misterioso. Esso e' costituito da aiti pannelli curvilinei con struttura in acciaio e specchiature in rame o cannule d'acciaio inossidabile, e ci appare in tutta la sua maestosita' non appena varcato I'ingresso dell'abitazione. Il suo aspetto laconico, all'inizio', incute quasi timore ma diventa piu' familiare al tatto ed allo scorrimento dei pannelli, quando come per gioco ci appaiono delle porzioni dell'abitazione nascosta da essi. Facendone scorrere uno si evidenziano apparecchiature tecnologiche come hi-fi, tv, video registratore. Un altro conduce nel disimpegno che separa una delle camere da letto con il bagno della zona giorno. Altri due pannelli ci nascondono la libreria, un altro ancora tutte le apparecchiature terminali degli impianti elettrico e telefonico. Il setto curvilineo costituito da pannelli scorrevoli a tutt'altezza con struttura metallica e specchiature in legno rivestite in marmorino rustico, divide la zona pranzo dal salotto. La curvatura di quest'ultima unitamente all'altra del cilindro convergono verso I'ingresso. Da questa posizione, procedono verso la zona giorno, il cono visivo si allarga in modo fluido e morbido.
Un'apertura sulla destra ci conduce verso la zona notte principale, un'altra sulla sinistra ci conduce in cucina ed un'altra ancora connette la zona pranzo con la zona servizi. Tutta l'atmosfera ha un aspetto quasi surreale e metafisico fatto di dettagli tecnici e funzionali che assumono connotati specifici come ad esempio i setti inclinati che consentono all'interno lo scorrimento dei pannelli
motorizzati in tessuto filtrante; la parete costituita da due setti inclinati divergenti, separati da un taglio verticale che focalizza al di sotto una vetrina con ante satinate. Anche il pavimento della cucina segue lo stesso andamento curvilineo della composizione generale.
Lastre in granito verde Norvegia scomposte con intervalli d'acciaio si allargano radialmente dai centro costituito dal tavolo con struttura metallica e piano sempre dello stesso granito. La cucina e' stata eseguita utilizzando elementi di serie della Boffi combinati ed adattati per ottenere l'effetto desiderato. Nota di rilievo e' il taglio e la composizione del bagno della zona giorno, interamente rivestito di lastre di beola, incluso il top del mobile lavabo ( mobile realizzato su disegno), e la lastra sospesa con oblo' centrale come filtro tra ingresso ed il resto del bagno. Il controsoffitto della zona giorno e' in cartongesso ed in esso sono alloggiati faretti alogeni della Kreon che seguono le due curvature descritte precedentemente. In corrispondenza della zona pranzo il controsoffitto curva in basso verso la parete bianca, formando uno scuro al cui interno si
nasconde una fonte luminosa ed un binario, entrambi d'ausilio ad opere pittoriche che insisteranno su tale superficie. Completano l'arredo complementi di design di produzione e prototipi disegnati appositamente per l'ambiente. Tavolo zona pranzo ellittico in cristallo, costituito da una struttura d'acciaio inossidabile con piano armmezzato di servizio rifinito da bordatura in ciliegio. Tavolo salotto con piano inferiore fisso ellittico in cristallo e piano superiore mobile sempre in cristallo. Struttura tronco conica rivestita in legno di acero. Divani componibili in pelle modello Sinfony Valdichienti.
Foto Cristina Fiorentini