Nella sua lunga storia l’uomo è sempre vissuto in rapporto simbiotico con l’albero e con i suoi frutti, fonte insostituibile di protezione, nutrimento, energia, mezzi di cura.
L’albero affonda le sue radici nella terra ma è proteso verso il cielo: unisce le due infinità misurando lo spazio di confine, che è l’habitat dell’uomo.
Ha una vita mediamente più lunga di quella dell’uomo ed è per questo considerato saggio e silenzioso depositario della memoria degli eventi.
Le sue leggi di crescita, recentemente studiate dalla matematica dei frattali, sono emblematiche dei processi vitali.
La diminuita presenza degli alberi negli spazi di vita contemporanei è ragione di un interesse crescente nei loro confronti: anche un albero artificiale, mimetico o addirittura solo allusivo, esercita una funzione compensativa.
L’albero, nella sua crescita interminabile, comunica l’idea della metamorfosi.
Dafne era una bella ninfa della mitologia greca che fu trasformata in una pianta d’alloro.
L’appendiabiti DAPHNE è realizzato in acciaio inossidabile (base e asta) e alluminio colato in sabbia (rami).