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DESCRIZIONE
DISPLACE
Made in Chiaravalle
ABSTRACT
DISPLACE, ovvero spostare, muovere altrove, ma anche la pronuncia italianizzata di this place che significa “questo posto”, “il” posto dove stare bene e intessere relazioni. Una piazza temporanea per il borgo di Chiaravalle, progettata dagli studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano seguiti dai docenti Agnese Rebaglio e Luigi Brenna con Annalinda De Rosa, nell’ambito della campagna Borgomondo per Chiaravalle sostenibile.
Una piazza auto-costruita dagli studenti e dagli abitanti del borgo, con il supporto del capo-mastro Max Zanelli, che si colloca su un luogo provvisorio nell’attesa di una piazza permanente che verrà, per ospitare azioni culturali, creative, sociali. Il progetto di allestimento della piazza prevede circa una decina di elementi di arredo realizzabili in auto-costruzione, disposti come in un arcipelago variegato, un paesaggio incantato, mai uguale a se stesso, da scoprire, da personalizzare continuamente.
DISPLACE, UNA PIAZZA PER UN BORGO
DISPLACE, ovvero spostare, muovere altrove, ma anche la pronuncia italianizzata di this place che significa “questo posto”, “il” posto dove stare bene e intessere relazioni: questo il valore del progetto per una piazza temporanea per il borgo di Chiaravalle, alle porte di Milano, che si colloca leggera in un luogo provvisorio nell’attesa di una piazza permanente che verrà, e che ha la vocazione a essere uno spazio di raccolta, identitario, di proposta di azioni culturali, creative, sociali.
La piazza DISPLACE è stata progettata dagli studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano guidati dai docenti di Design di Interni Agnese Rebaglio, Luigi Brenna con Annalinda De Rosa. L’azione è parte della più ampia campagna Borgomondo per Chiaravalle sostenibile, un progetto di rigenerazione urbana volto a dare vita a un distretto culturale, creativo e sostenibile, promosso da Imondidelmondo di Daniela Rocco e Terzo paesaggio di Andrea Perini, con il patrocinio del Comune di Milano e i contributi di Fondazione Cariplo, Milano Depur-Depuratore di Nosedo, Politecnico di Milano, Locanda Chiaravalle e Strade Bianche.
TRA IMMAGINARI E AUTOCOSTRUZIONE: UN PROCESSO PARTECIPATO
Il disegno della piazza è stato tracciato seguendo tre presupposti fondamentali: il primo è rappresentato dalla decisione di adottare criteri di co-design coinvolgendo attivamente la cittadinanza sia nella fase di ideazione che nella successiva fase di costruzione degli elementi allestitivi, il secondo è relativo alla particolare morfologia del luogo che ha grande fascino proprio e l’ultimo è la multidisciplinarietà del progetto che vede la stretta collaborazione di professionisti provenienti da diversi settori disciplinari (design, architettura, scenografia, artigianato e teatro).
Obiettivo iniziale dei progettisti è stato quello di proporre una visione chiara e unificante capace di accogliere, sfruttandone le potenzialità, le diverse anime che compongono la complessa architettura del progetto. Il primo passo in questa direzione è stata un’attività preliminare di ascolto dei desideri e degli immaginari degli abitanti del borgo. Tramite l’utilizzo di alcuni strumenti di comunicazione e di visualizzazione sono state raccolte circa un centinaio di idee che successivamente sono state lette, interpretate, raggruppate in cluster coerenti al fine di individuare tematiche ricorrenti.
Le metafore di senso e i desideri raccolti intorno all’idea di piazza e di borgo “ideali” hanno portato i giovani designer a immaginare un angolo di spazio urbano come un mondo dentro il mondo, uno spazio magico, restituito alla socialità e alla relazione ma anche al raccoglimento, alla meraviglia, un giardino segreto, ma aperto e condiviso.
Una piazza temporanea per il borgo di Chiaravalle, progettata dagli studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano
Durante una settimana di lavoro intenso, dal 4 all’8 giugno 2014, insieme alla competenza dello scenografo e capo mastro Massimo Zanelli, studenti, docenti e abitanti del borgo hanno realizzato i progetti messi a punto durante le settimane precedenti sagomando piani e tagliando assi, costruendo e decorando elementi di legno, in un cantiere aperto e gioioso. La sera dell’8 giugno, alla luce del tramonto e sotto la protezione vigile del grande olmo e del campanile dell’Abbazia, la comunità di Chiaravalle si è riunita per la prima volta nella sua nuova piazza per ascoltare la “memoria del borgo”, una raccolta di memoria collettiva ad opera di Anusc Castiglioni, scenografa, e della compagnia teatrale Odemà.
IL PROGETTO
Il progetto di allestimento della piazza prevede circa una decina di prodotti di arredo realizzati in auto-costruzione, articolati in un arcipelago di manufatti a costituire un paesaggio variegato, incantato, mai uguale a sé stesso, da scoprire, da personalizzare continuamente.
Ampi e profondi portali sono soglie che introducono a questo mondo altrove, magico: svolgono la funzione di ingresso alla piazza, di copertura, ma anche di alloggio per altre tipologie di arredi. I portali fungono anche da cornici, inquadrando elementi suggestivi come l’abbazia che fa da sfondo al paesaggio circostante, e da fondali per una porzione dello spazio dedicata al teatro. Una linea curva sormontata da morbide sagome simili ad alberi immaginifici accompagna il percorso di ingresso al cuore della piazza, insieme a grandi vasi colmi di fiori di campo. Una grande cassa di legno, come una matriosca, contiene una serie di sedute di dimensioni diverse, fruibili a piacimento durante le performance teatrali. Due portali ravvicinati e coperti creano una sorta di piazza nella piazza, intima e ombreggiata, dove alloggiano solidi tavoli per la convivialità. E poi ancora: una serie variegata di sgabelli impilabili, sedute mobili e chaise longue da scomporre e ricomporre, un carretto mobile per la realizzazione di workshop dedicati alla coltivazione di orti fai da te.
Al centro di tutto, simbolicamente, una libreria a isola che circonda il prugnolo adiacente alla roggia: uno spazio per raccogliersi in cerchio, per leggere, raccontare storie e tradizioni e immaginare le storie a venire.
LINK
www.facebook.com/displacechiaravalle
www.chiaravallesostenibile.it
DESIGN TEAM
Scuola del Design, Politecnico di Milano
studenti | Alessandra Chiericato - Elisa Cartocci - Federica Ranieri - Gaia Cairo - Giovanni Avallone - Giulia Begal - Ivan Segato - Laura Bani - Laura Fava -
Luca Sabbatini - Matteo Sandigliano - Maurizio Diraco - Paolo Cassis - Veronica Petrogalli
docenti | Agnese Rebaglio - Luigi Brenna
con | Annalinda De Rosa - Max Zanelli
per Chiaravallesostenibile, progetto a cura di Associazione culturale Odemà, Imondidelmondo di Daniela Rocco e Terzo Paesaggio di Andrea Perini
www.chiaravallesostenibile.it
contributi Fondazione Cariplo - Milano Depur-Depuratore di Nosedo - Politecnico di Milano - Locanda Chiaravalle - Strade Bianche
Con il patrocinio del Comune di Milano
DISPLACE
Made in Chiaravalle