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DESCRIPTION
Adagiata sulle colline che si protendono tra la città bassa e quella alta, nascosta nel verde di un rigoglioso parco, la villa è un esempio di vivere alto borghese in cui raffinatezza e cultura si coniugano in un esempio di qualità e stile.
La costruzione risale alla fine degli anni ’60 ed ha un carattere architettonico sobrio e discreto che, dall’esterno, nulla lascia intendere alla ricercatezza degli interni.
Sul manufatto, precedentemente, erano intervenuti altri due Studi che ne avevano curato il restauro, nonché la modifica degli interni ai piani terra e primo. Quando l’architetto Angelo Luigi Tartaglia, artefice della ristrutturazione, è intervenuto, la casa era avanti nei lavori: erano stati realizzati gli impianti, la scala, i pavimenti e si stavano realizzando gli infissi. Non facile, pertanto, è stato il lavoro di ricucitura del preesistente con le idee progettuali dell’architetto. L' intento è stato quello di non modificare il costruito, ma di trovare soluzioni che ben si adattassero alle scelte dei precedenti professionisti, dando all'intervento un carattere di omogeneità e coerenza.
Alla villa si accede dopo aver varcato il cancello esterno e percorso un viale arcuato che conduce ad un’area parcheggio sia privata che per gli ospiti.
Essendo la costruzione su un pendio, ha un piano seminterrato in cui sono collocati tutti i locali di servizio: garage, cantina, lavanderia, dependance per i collaboratori domestici, camera ospiti nonché un’ampia sala hobby.
Il piano terra rappresenta il piano di rappresentanza della casa. Dalla porta principale di ingresso, rimarcata da due sculture in bronzo Déco, si accede al foyer che si trova in posizione baricentrica rispetto all’intero volume dell’abitazione. Entrando, a destra, esso immette nell’area pranzo, mentre a sinistra conduce alla zona seating. Il portale di divisione tra il foyer e la zona divani, è stato sagomato con un arco ribassato che evoca una Serliana, in cui i due oculi sono stati sostituiti con due cerchi rivestiti con specchio. Lo stile Déco è il leitmotiv di tutta la zona rappresentanza e lo si può leggere sia nei mobili che nei complementi e nell’oggettistica. L’inserimento di boiserie in rame rendono l’intervento contemporaneo. Queste pannellature sono state adoperate, dove necessita, per occultare delle apparecchiature impiantistiche preesistenti; La parete in rame nel soggiorno, infatti, ha un andamento ondulato per poter accogliere al suo interno dei grossi elementi radiali, così come quella sulla parete esterna del foyer. Il rame è stato usato anche nel rivestimento del camino-scultura, in marmo verde Guatemala, delimitato da due grosse colonne di rame con rivestimento interno in palissandro. Il color rame lo si ritrova anche nelle tende di Zimmer&Rohde. La simmetria della composizione dell'area salotto viene accentuata dalle piantane disegnate da Archimede Seguso. Uno scrittoio Luigi XV di origine olandese con motivi floreali intarsiati è collocato sulla parete adiacente al camino. Sopra di esso un quadro contemporaneo completa la parete dell’area conversazione principale.
Tappeti orientali antichi caratterizzano le varie aree.
Una cornice in legno laccato delimita superiormente le pareti del soggiorno, in cui sono nascosti i binari delle tende e quelli per appendere i quadri. Il pavimento del foyer, realizzato dai precedenti architetti, è in marmo brasiliano “Pintaverde”, di colore bianco con incisioni verde chiaro ed intarsia, a motivi circolari, il parquet in rovere. La scala preesistente, evidenziata da due scalini circolari su cui poggia una scultura in bronzo, Dèco, su piedistallo in ebano, ha una balaustra-scultura sempre in bronzo dell’artista Mario Rossello, caratterizzata dalla ripetizione di alberi stilizzati. Al centro della sala da pranzo, un imponente tavolo di Poillerat in ferro battuto con significati simbolici nelle gambe e piano in cristallo a forte spessore sbeccato. Le poltroncine hanno i due capitavola con braccioli in bronzo su disegno.
Le porte vetrate sono sempre su disegno e richiamano stilemi Déco con disegnate sui vetri calle stilizzate. Al di sotto della scala, per chiudere il triangolo di vuoto, è stata posizionata una grossa lastra di vetro temperato stratificato con serigrafati motivi floreali, sempre di ispirazione Déco come se gli alberelli della balaustra nascessero dal prato sottostante. Le piantane posizionate in simmetria rispetto al portale arcuato, i due Flambeaux sui copriradiatori di ingresso ed il lampadario della sala da pranzo sono su disegno Arbus per Veronese eseguiti da Archimede Seguso, Parigi del 1935.
Al piano superiore ci sono quattro camere da letto e tre bagni, di cui quello padronale in lastre di marmo Rosa Portogallo, già realizzato al momento dell’ultimo intervento e completato con dettagli che lo hanno impreziosito, come la cornice in ciliegio che raccorda superiormente le lastre stesse. Un grande specchio ellittico, sempre con cornice in ciliegio scuro e montanti bronzo, con lampadine bispine da 20 watt, sormonta i lavabi.
La camera matrimoniale comprende un grosso letto in pelle della Frau color glicine, mentre il mobile in acero e ciliegio, così come i comodini, sono su disegno del progettista. Sempre su disegno è l’armadiatura acero e laccatura color alluminio della camera del figlio.
Nella taverna il design è stato completamente variato per rendere l’ambiente più dinamico e contemporaneo, ma al contempo di grande immagine. Il pavimento è stato pensato come un grosso tessuto realizzato con trama ed ordito di legni policromi (acero, ciliegio, wengè: Margaritelli prefinito), all’incrocio dei quali sono state posizionate grosse lastre di Pietra Giallo Tancredi di provenienza mediorientale. È stato realizzato un camino con la cappa in encausto blu cobalto e rivestimento della bocca in granito nero assoluto. In questo ambiente è stata realizzata anche una cucina a scomparsa e tutte le falegnamerie sono in frassino decapato di colore beige su disegno. Il bagnetto della zona hobby è rivestito con lastre di pietra lappata uguale al pavimento con intarsi in marmo verde.
FOTO: Cristina Fiorentini