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Quando il design più raffinato e l’hospitality da dieci e lode si incontrano in una location suggestiva dal carattere unico, il risultato è un irripetibile mix di storia e modernità. Ne è un esempio l’ultima fatica del pluripremiato studio internazionale Make, che dal 2004 realizza in tutto il mondo progetti di architettura e interior design con lo scopo di firmare gli spazi più belli del mondo. Oggi vi parliamo dell’hotel Temple House, il terzo della catena alberghiera Swire dopo il suo debutto a Hong Kong e Pechino. Situato a Chengdu, uno dei principali centri finanziari cinesi, la struttura combina insieme la modernità dell’accoglienza di alto livello e il sapore storico della città, identificato innanzitutto nell’architettura tipica della dinastia Qing, le cui tracce sono ben visibili nell’organizzazione stessa dell’hotel. Il Temple House infatti è un esempio dell’avvicendarsi di cortili interni proprio dello stile cinese, ai cui bordi si ergono i due edifici di media altezza a forma di L dedicati all’alloggio dei clienti, uno con 100 stanze e l’altro con 42 appartamenti. Il cortile, qui sviluppato su due livelli, è il cuore pulsante dell’albergo, la cui ala principale è segnalata dalla grande scala che conduce al piano superiore.

Racchiusi e nascosti all’interno della struttura, ristoranti, negozi e altre piccole delizie a sfondo turistico permettono ai visitatori di avere tutto a portata di mano al di fuori della propria stanza: questo è dovuto anche all’appartenenza dell’albergo al complesso commerciale e culturale Daci Temple, voluto dal comune per qualificare ulteriormente un centro in così forte espansione. Oltre l’architettura Qing, l’hotel omaggia più nello specifico la stessa città di Chengdu, famosa per la produzione di broccato, attraverso la decorazione della facciata del Temple House che alterna pannelli di mattoni a inserti di pietra nera, due materiali che, insieme al legno, rappresentano l’identità delle case tipiche del luogo.

INFO: www.makearchitects.com

PHOTO COURTESY: CatchOn


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