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Studiooxi: la forza della sinergia
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Partiamo dall’esordio di Studiooxi: con che aspettative l’avete fondato?

Lo studio è nato come spazio di condivisione, una piattaforma collettiva dove poter racchiudere più figure specializzate, un coworking professionale, dove ogni tematica potesse in qualche modo contaminarsi l’una con l’altra. Il non avere aspettative è stato il vero motivo di crescita.

Da questa visione è nata la sinergia di tre figure professionali, una squadra al completo che nel tempo è riuscita a circondarsi di professionisti di altri settori e aziende, riuscendo così a ricoprire una quantità di domande su una moltitudine di campi che all’inizio mai si sarebbero immaginati. In questo modo Studiooxi è capace di seguire un lavoro in tutto il suo iter, dal campo architettonico, all’oggetto finito, agli arredi di interni fino alla grafica e al web design.

Qual è il minimo comun denominatore dei vostri progetti?

Ogni progetto è una vita a parte. Il percorso che giunge all’elaborazione del progetto parte sempre da un brainstorming collettivo, dove ogni figura che ne prende parte partecipa con la propria conoscenza e professionalità, andando a creare una lettura poliedrica del solito oggetto in modo da rendere il progetto unico e sartoriale, un oggetto su misura per il cliente.

Quale, tra i vostri lavori, rappresenta al meglio la filosofia dello studio?

Ogni lavoro ha una propria filosofia poiché proviene da uno studio dettagliato del luogo, dello spazio e delle richieste del cliente.

Grazie alle figure professionali di Studiooxi e al loro bagaglio personale interpretiamo il progetto per creare un nuovo mood di sensazioni attraverso l’uso di materiali, luci e ombre, spazi pieni e vuoti.

Uno dei progetti che rispecchia al meglio questa interpretazione progettuale è Hair Glamour, uno spazio benessere in provincia di Firenze eclettico, fresco dedicato alla bellezza e allo stile. Riconosciuto a livello internazionale col Premio PIDA nel 2013, si è classificato al primo posto nella sezione centri benessere.

Quali sono le vostre fonti di ispirazione e modelli di riferimento?

Ogni progetto, di qualsiasi natura, nasce da una ricerca approfondita e dettagliata dove niente è lasciato al caso. Questo si traduce in un bagaglio di stile e sensazioni che lo studio s’impegna a riportare in ogni lavoro.

Le fonti ispiratrici sono molteplici, sia nel campo dell’architettura sia nel design, senza però voler per forza imitare trend o figure di spicco che fanno tendenza. Come il pensiero stilnovista, il piacere (della ricerca) nasce in primis dallo sguardo per riempire l’anima dell’osservatore; secondo tale principio Studiooxi non si risparmia di organizzare viaggi di studio in località italiane o estere per visitare quei luoghi e vedere quegli oggetti che tanto hanno significato nella formazione delle figure professionali dello studio.

Sicuramente nei progetti si percepisce in modo preciso il gusto dello stile anni 50', molto amato soprattutto nel design degli interni.

Quanto è importante, nel momento storico che stiamo vivendo, impiegare materiali di recupero?

Già da molti anni, nel campo degli interni, il tema del riciclo è presente e grazie alla divulgazione di campagne di sensibilizzazione si è riusciti a farlo diventare un percorso creativo, attraverso il quale, non solo il designer/architetto/artista riesce a dare una seconda vita ad un oggetto, ma riesce anche a renderlo forte nella sua unicità, in contrapposizione con la massificazione dello stile scandinavo proposto dall’Ikea.

Un oggetto unico è un particolare che rende unico anche lo spazio che lo accoglie.

C'è un materiale che prediligete?

Innanzitutto Studiooxi apprezza la matericità dei materiali, ovvero l’essenza, la forza, la massa che li caratterizza, spesso anche nel loro aspetto originale, cioè privo di trattamenti o lavorazioni. Quindi materiali quali legno, vetro, pietra (marmo) e ferro diventano gli attori principali dei lavori espressione artistica dello studio.

Sia negli arredi che nell’architettura, il legno ricopre un ruolo fondamentale, sia per le sue qualità tattili, sia per la sua plasmabilità: è mutevole e riesce a trasmettere calore in ogni tipologia di spazio. Inoltre in architettura, nel campo della bioedilizia, ha raggiunto standard costruttivi elevati che permette di sostituire in toto i metodi costruttivi tradizionali.

INFO: www.studiooxi.com

PHOTO COURTESY: Studiooxi


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