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Stefano Giovannoni: il design italiano ha bisogno anche della Cina
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Qual è il segreto di un prodotto di design vincente?
Se parliamo di design industriale, credo che la qualità del prodotto sia direttamente proporzionale al successo del prodotto sul mercato. Questo punto di vista mi ha dato un approccio un po’ cinico ma molto chiaro considerando la creazione di un best-seller come il mio obiettivo, consentendomi una sempre maggiore comprensione del mercato. Sono così riuscito a creare progetti che hanno guadagnato i record di vendite nelle rispettive merceologie, come le famiglie Girotondo e Mami, lo sgabello Bombo o Il Bagno Alessi.

Lei ha realizzato progetti per importanti aziende quali Alessi per cui ha firmato, tra gli altri, alcuni elettrodomestici. Quali sfide presenta il design di tali oggetti?
Gli elettrodomestici in acciaio/plastica che ho disegnato per Alessi erano in programma da lungo tempo ma in Italia i costi di produzione erano troppo alti e portavano il prodotto fuori mercato. Quando è stato deciso di localizzare la produzione in Cina i prezzi sono diventati più competitivi, ma non capivamo bene quale fosse il livello qualitativo che avremmo ottenuto. È stata una bella sfida perché per alcuni prodotti andava tutto liscio ma in altri casi il progetto si fermava e rimaneva in stallo per qualche anno finché non si riusciva ad ottenere la qualità desiderata.

Quanto è difficile, nel panorama contemporaneo del design, essere davvero innovativi?
Le aziende italiane possono uscire dalla crisi solo ripensando il proprio ruolo in termini innovativi e soprattutto globali. Tutti sappiamo che internet rivoluzionerà il mercato, ma nessuna azienda di design riesce a riproporsi secondo le nuove potenzialità del mercato ed è effettivamente tarata per il mercato dell'e-commerce, sebbene questo conti una crescita esponenziale negli ultimi anni, senza riuscire a coprire adeguatamente il mercato europeo congiuntamente a quello asiatico. In questo momento, sto cercando di promuovere start-up, partnership e joint venture fra aziende italiane e aziende cinesi. Credo che un'azienda vincente nel prossimo futuro sia basata su tre fattori determinanti: miglior qualità di prodotto; distribuzione più allargata possibile; prezzi competitivi rispetto al proprio target di mercato.

Quanto è cambiato il mondo del design grazie alle nuove tecnologie?
Internet ha introdotto la trasparenza, e la trasparenza rivoluzionerà il mercato.

Quanto è importante, dall’altro lato, un’impronta artigianale?
La produzione nei Paesi emergenti, soprattutto in Cina, ha permesso di recuperare l’artigianalità del fatto a mano. Gli Orientales che ho disegnato per Alessi ma anche i progetti dei Fratelli Campana non sarebbero stati producibili nel nostro contesto.

Quali sono le frontiere del design ancora inesplorate?
Il microchip e la miniaturizzazione hanno creato l'ultima rivoluzione elettronica, le batterie ricaricabili di nuova generazione credo saranno l'elemento chiave per la diffusione dell'elettronica e soprattutto della mobilità elettrica nel prossimo futuro.

Cosa consiglierebbe ai giovani che si avvicinano oggi a questo campo?
Ho un consiglio molto semplice e chiaro: pensare in grande! E assolutamente evitare di lavorare con qualsiasi azienda. La maggior parte dei giovani designer oggi esce dalle università e inizia a lavorare per le piccole imprese che danno ai neolaureati la possibilità di vedere i loro progetti realizzati. Questo è molto pericoloso, il rischio è di essere coinvolto in una pratica di basso profilo, in una spirale che, alla fine, taglia qualsiasi potenzialità alla loro fantasia. I giovani designer devono creare oggetti straordinari, hanno idee potenti ma devono cercare di evitare compromessi.

Quali sono i suoi materiali preferiti e perché?
Senz'altro l'elettronica ha cambiato la natura dell'oggetto, conferendogli caratteristiche smart e performanti. Attualmente sono impegnato in progetti sulla mobilità elettrica, nello specifico biciclette e scooter; in futuro vorrei progettare piccole automobili elettriche. Credo che questi prodotti siano molto importanti per il prossimo futuro.

INFO: www.stefanogiovannoni.it

PHOTO COURTESY: Studio Giovannoni Design


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