Un'estate di qualche anno fa, in una di quelle giornate piovose che capitano alla fine di agosto e che sistematicamente ti fanno canticchiare "l'estate sta finendo e un anno se ne va", mi sono ritrovata intrappolata in una gita organizzata. La meta era il museo archeologico "La Civitella" di Chieti: beh che sorpresa scoprire qualche anno dopo che l'artista che si era occupato dell'allestimento della caffetteria era lo stesso che aveva pensato, disegnato e creato, nel vero senso del termine la sedia che avevo proposto ad un cliente.
L'artista in questione si chiama Rude Bravo, al secolo Franco Perrotti, è del 53 e di origini abruzzesi.
Con una sintassi da enciclopedia, vi dico che dopo aver abbandonato la facoltà di architettura di Pescara, si trasferisce a Milano, dove frequenta la Scuola Politecnica di Design. Lavora per nove anni presso il Centro Progetti Tecno a Milano, progettando ristrutturazioni e allestimenti di showroom e manifestazioni, collabora con numerose aziende disegnando prodotti per l'ufficio, la casa, le comunità, finché nel 1997 si ritrasferisce in Abruzzo e fonda "Rude Bravo Design Workshop", laboratorio di idee, progetti, prodotti e manufatti: la sedia di cui sto per parlare viene da lì.
Silicon Hills part 1 - già il nome è tutto un programma - è una sedia che riprende le forme femminili, senza, diciamo, lasciare nulla all'immaginazione: la seduta non è altro che il sedere di una donna, mentre l’esterno della spalliera è formato da due seni.