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Rail Baltica, l'innovativo progetto del Nord Europa
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Rail Baltica è un progetto di enormi proporzioni ed estremamente ambizioso per l’Europa del centro-nord: si tratta infatti di un’infrastruttura ferroviaria con lo scopo di collegare via terra Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.
L’obiettivo del progetto è quello di offrire un servizio di trasporto non solo per passeggeri ma anche per le merci, migliorando in questo modo i collegamenti ferroviari tra l’Europa centrale e settentrionale. Ovviamente dietro il piano sono stati attentamente vantaggi e interessi economici e nulla è stato lasciato al caso.

Le nuove stazioni
Contemporaneamente alla costruzione della rete ferroviaria, il programma di Rail Baltica prevede la realizzazione di sette stazioni per i passeggeri, tre scali merci multimodali e una grande quantità di collegamenti con porti e aeroporti, così da estendere il più possibile la rete.
Fondamentale il valore simbolico del progetto, che incarna l’idea del nuovo trasporto nell’area baltica, una concezione innovativa dal punto di vista architettonico e urbano.
Le stazioni realizzate nelle capitali saranno grandiose dal punto di vista dell’architettura, con un design futuristico degno del miglior gioco online. Infatti, poiché si tratta di un piano destinato a più nazioni, si stanno realizzando numerosi studi per trovare un design che sia in grado, da un lato, di sottolineare le particolarità del paese specifico, dall’altro di evidenziare gli aspetti comuni dei 5 Stati.

Un progetto impressionante
La rilevanza del progetto è indubbia, ed è talmente ampia in termini economici e simbolici che ha reso i concorsi per le stazioni un’opportunità per un’innovazione dal punto di vista architettonico. A testimonianza di ciò, ben due concorsi sono stati aggiudicati da Zaha Hadid Architects, uno studio che si occupa di design e architettura in ben 55 nazioni.
Rail Baltica sarà collegata con i sistemi di trasporto multimodale di tutti i Paesi coinvolti, così da permettere un rapido transito delle merci, che passeranno da un sistema di trasporto all’altro in un’ottica di sostenibilità ambientale.
La fine del progetto è prevista per il 2026, per quello che, almeno per l’area baltica, è un progetto senza precedenti.


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