Si è chiuso ieri a Parigi il primo appuntamento del 2015 con Maison&Objet, la manifestazione internazionale che due volte l’anno – rispettivamente a gennaio e settembre – trasforma la capitale francese nel centro europeo del design, e che nei prossimi mesi toccherà anche Singapore e Miami, con una presenza in ben tre dei cinque continenti del globo.

Come sempre questa ultima edizione, che ha celebrato il ventesimo anniversario della fiera dal suo lancio nel 1995, ha saputo confermare la missione di successo di Maison & Objet, quella cioè di creare un dialogo e un confronto tra i professionisti e gli esperti che fanno parte del campo del lifestyle quali ristoratori, albergatori e ovviamente architetti e designer. Ospitato a Paris Nord Villepinte, la manifestazione ha visto l’allestimento di ben otto padiglioni espositivi, ciascuno dedicato a un preciso aspetto dell’interior come ad esempio lo stile ethnic chic, i tessuti per la casa, l’arredamento urbano o ancora stoviglie e utensili ricercati per cucina e sala da pranzo, per un totale di oltre 3000 espositori provenienti da tutto il mondo.

La cinque-giorni parigina si è contraddistinta per un’attenzione particolare al tema del fare, inteso come un ritorno alle origini che ponga l’accento sul valore dei prodotti artigianali e di come la manualità possa sposarsi con il design contemporaneo e l’innovazione. Questo tema si è poi declinato nelle diverse esposizioni principali della fiera, suddivisi nelle macroaree “Nature Made”, “Human Made” e “Techno Made”, alla scoperta del contributo che natura, uomini e scienza possono dare al design e alla vita domestica di tutti i giorni. Come ogni anno non sono mancate le conferenze – circa 15 al giorno – che hanno toccato i più svariati argomenti del lifestyle rivolgendosi a un ampio ventaglio di professionisti: dalla cucina ai social network, dall’interior design al retail, nulla a Maison & Objet è stato tralasciato.

INFO: www.maison-objet.com

PHOTO COURTESY: http://www.parisbreakfasts.blogspot.fr e Maison&Objet