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L'uso delle nuove tecnologie nella progettazione delle facciate
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L’impiego di nuove tecnologie è sempre più diffuso nella costruzione di nuovi edifici, rappresentando un connubio che prepara ad un nuovo modo di progettare destinato a prendere sempre più piede nel corso degli anni.

La necessità di abbattere i consumi energetici e di garantire un certo livello di sostenibilità hanno fatto in modo che si ricercassero nuovi metodi innovativi nel campo dell’architettura.

Attualmente, tecnologia ed architettura interagiscono tra loro in ogni fase della progettazione, da quella ideativa alla realizzativa, dando vita a nuovi concetti di spazialità, forma, e composizione.

Rispetto alla maestosità che si evince dai capolavori architettonici dell’epoca barocca, come la facciata della Chiesa di San Moisè a Venezia o del suo casinò Ca’ Vendramin Calerai, spostatosi in questa sede negli anni ’50, originariamente un’ala del Palazzo San Moisè di Venezia, il Ridotto, luogo di culto all’epoca per il memorialista Giacomo Casanova, di cui scrisse anche nelle sue memorie, nel linguaggio moderno la facciata è concepita come il guscio di un edificio che sfrutta diversi materiali per il suo abbellimento, dal vetro alla pietra, dal legno a finiture colorate.

Oggigiorno, per la facciata di un edificio l’architetto ha la possibilità di progettare soluzioni innovative che rispondono ad esigenze ambientali. Infatti, grazie all’evoluzione tecnologica di materiali, in particolar modo nell’industria del calcestruzzo, vetro ed acciaio, oggi la progettazione di una facciata viene concepita come un rivestimento di un edificio in grado di rispondere ad esigenze di benessere, di sostenibilità, di funzionalità e di risparmio energetico.

L’involucro edilizio ha subito una trasformazione tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando le prime ricerche scientifiche e tecnologiche hanno contribuito a mettere in luce sia la caratteristica di nuove tecniche di costruzione, sia le potenzialità dei nuovi materiali. Da qui deriva sia l’adozione di nuovi materiali sia di nuove forme e sistemi costruttivi.

Nel corso di tale ricerca e sperimentazione tecnologico-architettonica, il concetto di involucro edilizio si è evoluto passando dall’essere concepito come una barriera a protezione dell’edificio ad un elemento che funge da filtro, in grado dunque di ottimizzare le interazioni tra ambiente esterno ed interno, attraverso l’impiego di dispositivi di varia natura in grado di rispondere ai mutamenti delle situazioni ambientali esterne e alle esigenze di chi vive l’ambiente all’interno.

In un tale scenario ha preso sempre più piede la progettazione di facciate dinamiche, ovvero quelle la cui configurazione muta adeguandosi velocemente alle condizioni climatiche esterne, assicurando un ottimo microclima interno. Esempi di edifici dotati di facciate dinamiche sono l'Institut du Monde Arabe Jean Nouvel a Parigi ed il padiglione Quadracci, realizzato dall’architetto Santiago Calatrava nel 2001, che si è aggiunto ad un altro padiglione già esistente del Museo d’arte di Milwaukee, nel Wisconsin.

Si possono individuare diversi tipi di facciate, come quella ventilata a schermo avanzato. In questo caso, l’intercapedine tra parete e rivestimento è progettata per fare in modo che l’aria possa fluire in maniera naturale o in modo artificialmente controllato a seconda delle esigenze stagionali. Il fine ultimo è quello di garantire il miglioramento delle prestazioni termo-energetiche.

Le facciate schermo, invece, servono a proteggere dall’umidità e dalla pioggia battente, con l’intercapedine che è areata, non contribuendo alle prestazioni termo-energetiche dell’involucro edilizio.

Un altro tipo di facciata è quella a doppia pelle, in cui una, quella esterna, è fissa e protegge l’edificio da agenti atmosferici, quali acqua, vento ed aria, mentre la seconda, all’interno, permette di ventilare gli ambienti interni senza necessariamente controllare le sollecitazioni ambientali.

Attraverso l’integrazione di pannelli fotovoltaici, le facciate integrate per la produzione di energia permettono di convertire la radiazione solare in elettricità.

Altro tipo di facciate sono quelle interattive che sono in grado di interagire con le condizioni climatiche esterne attraverso dei dispositivi di controllo automatici. Un tipo di facciata interattiva è per esempio quella multimediale, che garantiscono la retroproiezione sulla superficie interna dei pannelli trasparenti di immagini fisse o in movimento. In tal caso si avranno proiezioni all’esterno con effetti decorativi anche molto particolari.


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