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Il design indipendente questa volta ha un nome francese: Fabien Barrero-Carsenat. Il suo è un lavoro che incrocia taglio old fashion e modernità con l’utilizzo di materiali ruvidi con i quali realizza oggetti di arredo fatti non solo per essere belli, ma per portarsi dietro un simbolismo ancestrale che rimanda alle tradizioni antiche e alle tribù.

Marmi, ceramiche e legno sono messi insieme per realizzare opere su cui soffermarsi, da capire e dalle quali estrapolare il significato più profondo. Come per l’urna funebre The Host & the Guest, realizzata pensando all’aspetto ecologico e sostenibile del processo di cremazione utilizzato ancora per il 41% dalle cerimonie negli USA, per il 71 % in Gran Bretagna e per il 98% in Giappone.

In questo modo Fabien supera il tabù della morte ricalcando ciò che tramandano le comunità tribali per cui essa è solo un passaggio della vita e pensando a questo passaggio, non come un viaggio senza ritorno, ma come un momento in cui si annullano le distanze con la possibilità di essere ovunque come credevano già i Maya e gli Egizi.

Il secondo progetto è Au bonheur retrouvé, un contenitore minimal che custodisce simbolicamente ogni ricordo del suo possessore. Un cubo fatto di legno di olmo e dalle forme quadrate e lisce dall’allure segreto, accessibile solo attraverso una matita che ne permette l’apertura e che contiene sabbia bianca che invita la mano a percepirne la consistenza.

Ultima novità di questo artista è un tavolino: Vuoristo. Il suo nome deriva dalla parola finlandese che significa montagna e con le sue forme e i coni rimanda la mente ai cucuzzoli innevati, i rilievi e le rocce vulcaniche, mentre le sue forme asimmetriche giocano con l’opposizione della regolarità del panorama nordico.


INFO: www.fabienbarrero.com

FOTO: Courtesy Fabien Barrero-Carsenat


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