Aprile è senza dubbio il mese della qualità del design e dell’arte italiana: se da una parte Milano è stata animata dalla design week in occasione del Salone del Mobile, anche oltreoceano la firma italiana ha fatto parlare di sé. Il 23 aprile infatti è stata inaugurata a New York, nella prestigiosa Galleria Ca’ d’Oro situata nel vibrante quartiere di Chelsea, la personale dell’artista Daniele Basso, esposta insieme alle opere della scultrice americana Dalya Luttwag. Un evento imperdibile che ha trasformato l’Art District di Manhattan nel cuore pulsante della creatività artistica italiana, con un’affluenza record di oltre 500 presenze tra collezionisti d’arte, personaggi di spicco e politici americani intrigati dalle opere del fondatore di GlocalDesign, specialmente dalla scultura speciale “We Have a Dream”, edita in 25 pezzi in bronzo bianco e dedicata a uno dei temi più cruciali della storia americana: i diritti civili.

La mostra, dedicata ai 40 anni di Basso e in corso fino al 24 maggio, rappresenta la più ampia personale dell’artista e include i suoi migliori cavalli di battaglia tra cui le opere specchianti "Vertical Reflection”, in acciaio feltro e legno, dedicate alla continua ricerca del senso della vita da parte dell’uomo. Tra le altre prestigiose opere, “Achilli”, metafora sulla rapacità intrinseca dell’essere umano, capace tanto di sorvolare le cose quanto di farsi catturare dai particolari in un dato momento; “Les Plis De La Vie”, presentata alla 55° Biennale di Venezia e dedicata alla crisi come momento di sfida e crescita; “Web Pop Icon”, un’indagine della condizione di arma a doppio taglio del web; e infine il quadro specchiante “Russian Atmosphere”, presentato in occasione della Design Week 2014 di San Pietroburgo - di cui Daniele Basso fu la special guest - e metafora della solitudine che interessa ogni individuo, sia egli solo o in gruppo.

Se siete a New York non perdetevi questa mostra che offre non solo una panoramica delle opere dell’artista ma anche una profonda riflessione sui temi fondamentali che accomunano tutti gli abitanti del pianeta.

INFO: www.danielebasso.com

PHOTO COURTESY: Daniele Basso