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Una ristrutturazione di design capace di dispiegare la potenzialità di uno spazio mal sfruttato: quella che vi presentiamo oggi è una “storia a lieto fine” ambientata in Israele, per la precisione a Tel Aviv. Lo scorso anno un duo di interior designer, Mayan Ish Shalom e Michal Tchwella, si sono misurati con il progetto passato alla storia con il nome di 6B Studio, sotto la supervisione dell'architetto Amir Navon. Situato al secondo piano di uno stabile risalente agli anni 50, lo spazio di 67 metri quadri presentava originariamente una suddivisione spaziale poco efficace, specie in termini di illuminazione. Il bilocale infatti disponeva solo di due finestre, situate agli estremi opposti della casa, incapaci di portare la luce naturale lungo tutto l'appartamento.

La ristrutturazione ha risolto questo problema attraverso un intervento semplice ma molto funzionale, ovvero l'inserimento di un'apertura – una finestra – interna, tra cucina e sala da letto, capace di permettere alla luce del sole di raggiungere ogni angolo dello spazio. Grazie a questa soluzione, l'appartamento ha inoltre guadagnato un nuovo senso di profondità e soprattutto di leggerezza, cui l'arredamento ha aggiunto un ulteriore tocco moderno grazie a una palette minimale basata su bianco, nero e tocchi di colore naturali. A completare la rivoluzione, l'aggiunta di una terza piccola camera che affaccia sul giardino retrostante ma anche sulla sala attraverso una parete in vetro, consentendo non solo un ulteriore afflusso di luce ma anche un'implementazione totale della planimetria dell'appartamento - che da bilocale è divenuto “magicamente” un trilocale con doppi servizi. Una storia a lieto fine che dimostra come il design possa migliorare davvero la nostra vita di tutti i giorni.

INFO: www.mayan-studio.com

PHOTO COURTESY: 181- Architecture Photography


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