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La parola container (riferita all’uomo e non alle merci!) indica da sempre qualcosa di provvisorio; si usa di solito  dopo eventi catastrofici, come terremoti, per poter ospitare le famiglie senza casa, ma anche come foresteria provvisoria all'interno delle manifestazioni. Lo studio di architettura texano Poteet Architects, invece il container lo ha trasformato, seguendo le richieste specifiche di una cliente che  vive in un’ex zona industriale, a San Antonio, Texas, in una “container guest house”, ovvero camera per ospiti, con tutti i comfort del caso, completa naturalmente di un bagno e di una doccia.
L'idea del container non è nuova, ma la sostenibilità del progetto sì, perché qui tutto è stato riciclato, partendo dal container stesso. Le pareti scorrevoli che si aprono sul giardino non sono altro che le porte di un ascensore, tutto l'interno è rivestito da una schiuma spray e da compensato di bambù, mentre l'acqua del lavandino e della doccia viene usata per irrigare il tetto verde, che a sua volta riduce l'irraggiamento solare diretto, garantendo l'ombra e, in un posto dove il sole è padrone assoluto, non è poco!

Di materiali riutilizzati ce ne sono altri, come i pali del telefono che sollevano il container da terra, o le pale di un aratro a dischi che diventano le luci esterne che illuminano la pedana davanti all'ingresso, anche essa fatta di materiale da riciclo. Il retro invece è rivestito da una rete metallica su cui si possono mettere dei rampicanti che coprano il container mascherandolo. Il tutto però, non trascurando assolutamente l'idea dello stile con l'uso di arredi di design, che contrastano sicuramente con l'involucro di metallo, ma lo rendono originale! Infine, seguendo la linea della sostenibilità, l'edificio viene pre-costituito, e consegnato direttamente al cliente che non deve far altro che decidere il posto, e, se poi stanco della posizione, spostarlo quasi come fosse una poltrona!

INFO: www.poteetarchitects.com

Foto courtesy: Poteet Architects


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