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Pietre, marmi e luci: un incontro d’eccezione firmato MATLIGHT Milano
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Matteo Terragni, amministratore delegato di MATLIGHT Milano, racconta a TID il dietro le quinte delle originali lampade di design made in Italy che produce.

“La pietra incontra la luce” è il motto di MATLIGHT Milano: perché?
«MATLIGHT Milano ha come peculiarità l'impiego nel settore dell’illuminotecnica di pietre e marmi di diverse tipologie, finiture e funzioni. Il marmo è l’elemento dominante, che esprime il suo meglio abbinato alla luce. Da questo incontro tra marmo e luce il nostro motto».

Qual è la provenienza delle pietre e dei marmi che usate?

«Sono prevalentemente d’origine italiana: si va dai più conosciuti marmo di Carrara e travertino, ad alcuni più particolari, come la Pietra Dorata, che proviene da delle cave in provincia di Grosseto, o la Basaltina, originaria tipica del Lazio».

E come vengono lavorati?

«Ogni base di MATLIGH Milano è un pezzo unico, ricavato da lastre intere di marmo mediante taglio ad acqua, e rifinite a mano una per una da esperti artigiani del marmo. Infine, viene riservato un trattamento specifico della superficie per ciascun tipo di materiale in modo da valorizzarne le caratteristiche».

Che tipo di illuminazioni offre al pubblico MATLIGHT MIlano?

«La gamma di prodotti per l'arredamento MATLIGHT Milano conta tre collezioni dai sapori diversi: Classic - sviluppata intorno alla forma dell'anfora, icona di classicità -, Contemporary - pensata con una linea più essenziale, come il rettangolo -, e Decò - realizzata reinterpretando la dolcezza dell’ovale, forma che richiama lo stile degli anni Trenta. Ogni collezione include tutti i modelli d’illuminazione: da tavolo, da terra, applique, sospensioni singole e doppie».

Ci descrivi il prodotto di cui sei più soddisfatto?
«Sicuramente l’anfora della collezione Classic. Perché è stata la prima collezione: ha richiesto tempi di gestazione per la ricerca e l’ottenimento della “forma aurea” che ci soddisfacesse in termini di dimensioni e di proporzioni. Inoltre è stata la base per lo sviluppo di tutta la gamma di modelli nati successivamente».

E quello più apprezzato?

«Direi che i pezzi della serie Contemporary sono i più in auge, oltre che molto apprezzati dagli amanti del design. »

Il motivo?

«Penso per la linearità dei volumi e perché l’uso di marmi classici, come l’Emperador, rendono molto morbido e caldo il pezzo finito».

Ogni prodotto è personalizzabile, giusto?

«Giusto. Oserei dire che MATLIGHT Milano è un distillato del cosiddetto “bestspoke”. Il cliente ha la possibilità di scegliere e abbinare ogni parte che compone la lampada: dai marmi alle forme delle basi, dai tipi e colori dei cavi alle finiture metalliche della parte elettrica, fino ai paralumi, per il cui rivestimento interno ed esterno usiamo anche i tessuti forniti dal cliente stesso. Ad architetti e interior designer offriamo la possibilità di personalizzare ulteriormente il prodotto, creando le forme delle basi sui loro disegni. Questa flessibilità ci permette di fornire uno strumento in più al professionista che può dare spazio al proprio genio creativo, delegandoci tutti gli aspetti tecnici e produttivi. Per l’architetto e per chiunque MATLIGHT crea pezzi unici».

Come mai tanta cura per la personalizzazione?

«Oggi il settore dell’illuminazione e dei complementi di arredo è saturo di prodotti industriali, molto, troppo simili tra loro. La standardizzazione del prodotto e l’appiattimento della scelta ci ha stimolato a reagire e a ideare un prodotto che si adatti il più possibile al gusto e alle esigenze del singolo e non viceversa. Questo permette a ognuno di sentire il prodotto più “suo”, di creare la “propria” lampada».

Progetti e prodotti in cantiere?
«Una piccola anticipazione sulla nuova collezione Tech che verrà lanciata a breve. Avrà linee pulite e moderne, utilizzerà tecnologia a led ed enfatizzerà le trasparenze dei marmi».

Info: www.matlight.it

Photo Courtesy: MATLIGHT Milano


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