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Un progetto di hospitality non può prescindere dal fattore umano: ne è un esempio quello firmato da Patrick Norguet a Nantes – e non solo - per la linea di hotel Okko. A detta del designer, si è trattato in primis di un’avventura di stampo empatico, grazie all’incontro con il presidente a AD della catena, Olivier Devys. Due professionisti accomunati da una stessa missione: l’innovazione. Nasce così, qualche tempo fa, una nuova idea di albergo a quattro stelle, proprio nel cuore della città, in cui gli ospiti possono muoversi molto più liberamente rispetto alla norma, grazie a un’ospitalità ibrida che unisce i migliori vantaggi degli hotel di lusso a quelli degli appartamenti privati, il tutto a prezzi accessibili e con stanze senza sprechi di spazio dove il design funzionale gioca un grande ruolo.

Seguendo questo concept, Norguet ha progettato un hotel dall’interior senza tempo, che scavalca le mode e i trend del momento andando a sublimare il concetto di ospitalità e comfort attraverso piccoli accorgimenti: dai servizi interamente inclusi nella tariffa del pernottamento (senza costi aggiuntivi), alla modernità degli spazi, tutti corredati delle migliori finiture. Dalle camere al cuore dell’hotel, ovvero il suo club, il design prescinde da canoni puramente estetici, cercando una forma più umana che faccia sentire gli ospiti a proprio agio, liberi e indipendenti. Abbracciati da forme eleganti, in uno spazio riscaldato da colori naturali o da tinte più vivaci, i clienti si sentono parte di un’atmosfera conviviale e mai distaccata. Il segreto? Qui il design semplice ma sofisticato entra in contatto empatico con gli ospiti, trasformando la nuova filosofia di Okko in una tangibile e godibile realtà.

INFO: www.patricknorguet.com

PHOTO COURTESY: Jérôme Galland


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