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Direzione Londra, è design week
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Milano, il Salone e il Fuorisalone fra feste, cocktail e creatività… Tutto questo lo conosciamo bene, lo abbiamo amato e continueremo a farlo, ma per appassionati sul tema e addetti ai lavori settembre è il mese del fermento e fra il  Macef a Milano e Maison & Objet a Parigi ritorna anche il London Design Festival.

Dal 14 al 22 settembre la capitale UK si trasforma anche quest’anno in una fucina di talenti da tutto il mondo con sede al  Victoria and Albert Museum, una location niente male per una manifestazione che nel 2012 aveva già raccolto oltre 111,000 visitatori e che si prepara ad accoglierne almeno altrettanti.

Un progetto in grande che prevede 250 espositori da tutto il mondo, 300 eventi e nomi altisonanti come Karl Lagerfeld, Tom Dixon e Boffi.

Una manifestazione grazie alla quale sono già stati realizzati allestimenti e percorsi creativi, come il pavimento in sughero che occupa il ponte del museo ad opera di FAT Architecture e Amorim che disegna un motivo trompe l’oeil mostrano tutte le potenzialità di un materiale altamente duttile e completamente ecologico.

Uno sforzo creativo che si accompagna anche alla mostra-evento allestita all’interno delle stanze in partnership con SwarovskiGod is in the details” . Un’idea nata dalla frase dell’architetto Ludwig Mies van der Rohe che diceva “Dio è nei dettagli”. Ebbene, la mostra si concentra proprio su questo con una raccolta dei designer più influenti del momento, da Paul Cocksedge , Tom Dixon , Amanda Levete , Faye Toogood ,
Stephen Webster e Osman Yousefzada, che hanno scelto un oggetto all’interno del museo sul quale puntare una lente firmata Swarovski come personale punto di osservazione.

La collettiva diventa così un viaggio con un punto di vista inusuale focalizzato non più sulla totalità, ma sul particolare.

Una settimana di eventi fra esposizioni di giovani talenti che si affacciano a questo mondo con il Future Map, l’ambiziosa istallazione Endless Stair con la Tate Modern sullo sfondo fino ai progetti mastodontici come il 28,280 firmato da Omer Arbel per Bocci. Un lampadario realizzato sull’esempio del celebre “28” che ogni visitatore si troverà davanti agli occhi all’ingresso del museo con la sua composizione lunga 30 metri di gocce di luce di colori differenti che irradiano tutto il foyer.

Fra eventi, workshop e espositori anche nomi italiani come Alessi, che offre una visita allo Sackler Centre attraverso gli oggetti che hanno fatto la storia del marchio mettendone in luce le competenze artigiane, Claudio Gianfranceshi con la luce del vetro di Murano lavorato per Villaverde e Poltrona Frau con Zaha Hadid e la sua Array, la seduta da auditorium presentata per la prima volta all’ultimo Salone del Mobile.

Le occasioni non mancano e citare ogni curiosità sarebbe impossibile. Per scoprire tutto non manca che un volo diretto per Londra.


INFO: www.londondesignfestival.com

PHOTO COURTESY: London Design Festival


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